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Care operaie e cari operai della Newco-cot (ex Manifattura Perosa),
siamo qui per testimoniarvi la vicinanza e la solidarietà della Chiesa
Evangelica Valdese in questa vostra giusta lotta in difesa del posto di
lavoro.
In questi tempi difficili, in cui la logica del profitto e quella della
prevaricazione sembrano dominare in tutti gli ambiti produttivi, accade
sempre più spesso che alla solidarietà venga a sostituirsi la
competizione.
Di fronte alla minaccia della riduzione di posti di lavoro, spesso la
tentazione è di far proprio il motto “si salvi chi può”, di pensare
cioè soltanto a se stessi.
Nella sua forma falsamente pia questo motto è riportato anche come
“ognuno per sé e Dio per tutti”.
Ma in una situazione, quale è quella che voi state ora vivendo, dire
“ognuno per sé e Dio per tutti” significherebbe bestemmiare, perché
Dio non è mai dalla parte dell’egoismo.
Non so quanti di voi siano credenti e quanti non lo siano, ma in questo
momento non è ciò che m’importa sapere.
M’importa invece dirvi che la vostra scelta di lottare tutti insieme, in
difesa del posto di tutti e non soltanto del proprio, vi fa onore.
Voi avete trovato la forza di rifiutare il motto dell’egoismo in
entrambe le sue forme, quella laica del “si salvi chi può”, così
come quella pseudo-religiosa dell’“ognuno per sé e Dio per tutti”.
La vostra lotta sembra essere caratterizzata da un motto molto più
nobile: “Tutti per uno e uno per tutti”; un motto molto più vicino
allo spirito del Vangelo.
Ed è per questo che come Chiesa non possiamo non appoggiare la vostra
scelta.
La crisi economica che colpisce il mondo in questo periodo è in buona
parte frutto dell’avidità di denaro dei pochi che hanno soltanto
pensato al proprio profitto, senza curarsi delle conseguenze inique e
nefaste delle proprie decisioni sulle vite dei molti.
Chi crea un’impresa non dovrebbe mai dimenticare che ha un compito di
carattere sociale e non solo di carattere economico.
Non è giusto tenere in piedi un’industria soltanto fino a quando i
profitti sono elevati per poi tirarsi indietro quando questi ultimi
cominciano a calare.
E’ vero che viviamo, purtroppo, nell’epoca dei prodotti usa e getta,
ma non ci si può comportare così anche con le persone.
Non è giusto chiedere alle operaie e agli operai che hanno contribuito
alla crescita di un’azienda di farsi semplicemente da parte quando le
cose si mettono male.
Chi ha a lungo goduto dei profitti di un’impresa deve anche essere
pronto a sacrificare i propri capitali in favore di chi quei profitti ha
contribuito a realizzarli.
Nella Bibbia, nel libro del Levitico, troviamo scritto:
“Non opprimerai il tuo prossimo, e non gli rapirai ciò che è suo; il
salario dell’operaio al tuo servizio non ti resti in mano la notte fino
al mattino”(Levitico 19,13).
E’ un versetto in cui si raccomanda ai datori di lavoro la giustizia nei
confronti degli operai. Non soltanto la correttezza nel versare il salario
puntualmente, ma anche l’attenzione a non commettere soprusi.
E togliere il lavoro alle operaie e agli operai, in un tempo in cui il
lavoro scarseggia, significa commettere un sopruso, rapire ciò che è
loro, privarli dei mezzi per mantenere se stessi e le proprie famiglie,
ipotecare il futuro di una moltitudine di persone.
Tutto questo equivale all’oppressione, perché è come porre un peso
insopportabile sulle esistenze di chi fino a ieri si è speso per il bene
comune.
L’invito rivolto dalla Parola di Dio a chi porta la responsabilità
delle politiche industriali, economiche e sociali è di non macchiarsi di
questo peccato e/o di non farsene complici.
Per questo motivo, in quanto Chiesa di Gesù Cristo, composta da uomini e
donne come voi, noi ci sentiamo chiamati a stare dalla vostra parte con la
preghiera e con l’azione.
Siamo qui per lasciarci interpellare da voi e per apprendere le forme e i
modi in cui possiamo manifestare concretamente la nostra vicinanza.
Speriamo e preghiamo che le vostre richieste vengano accolte, affinché
neppure un solo posto di lavoro vada perduto.
Dio benedica e protegga voi e le vostre famiglie!
Pomaretto, 2 maggio 2009
Sergio Manna
Pastore della Chiesa Evangelica Valdese di Pomaretto
smanna@chiesavaldese.org
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