Riparte "La via del cotone - Sulla buona strada", la terza fase
della Campagna sul cotone promossa da Tradewatch (Osservatorio sul commercio
internazionale ). Dopo due anni di analisi e di mobilitazione, la campagna
propone azioni pratiche e politiche, alla portata di tutti, nei paesi poveri
ma anche in Italia e in Europa.
Tra le azioni concrete, i progetti di cooperazione e di riconversione
biologica ed equa e solidale di una filiera di prodotti di cotone in India e
nei paesi più poveri del pianeta.
LA campagna lancia un appello ai dazi in casa e delocalizzazioni selvagge
nei Paesi più poveri del pianeta.
Il settore tessile vive in questi giorni profonde contraddizioni, stretto
com'è tra gli interessi di un settore importante dell'economia europea, la
caccia all'ultima maglietta a prezzi stracciati dei giganti globali della
distribuzione e la richiesta che sale dai lavoratori e dai consumatori
responsabili per una maggiore tutela dei diritti sociali, ambientali e del
lavoro lungo tutta la filiera, dalla fibra agli armadi di casa nostra. Ma
esiste una strada alternativa, tra l'accettazione passiva del dumping
ecologico e sociale e l'esclusione dall' opportunità di sopravvivere a
intere aree produttive dell'Est Europa, dell'Asia ma anche della nostra
Italia, quella della sostenibilità, delle buone pratiche, della
riconversione concreta delle filiere tessili, ma che chiede politiche
coraggiose e innovative, strategie commerciali e di investimento più
trasparenti e sostenibili, nel Nord come nel sud del mondo.
sabato 3 settembre, sempre in occasione del del Forum Sbilanciamoci! è
stato lanciato il progetto Fair, che è inazitutto un'impresa ma anche uno
stile di vita, un progetto di comunicazione e di produzione, culturale e
materiale, promosso da una rete di esperti e professionisti provenienti dal
mondo del Commercio Equo e Solidale, della Finanza Etica, della Cooperazione
Internazionale, dell'Università, che hanno maturato negli anni competenze
in progetti importanti per lo sviluppo umano, sociale ed economico.
( intervista di M.Poddighe)