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fim.pinerolo@tiscalinet.it Marzo 2010 COMUNICATO SINDACALE Giovedì 11 marzo 2010, alle ore 10.00 presso la sede
dell’Unione Industriale di Torino, dovrebbe avere luogo l’incontro,
che era già fissato per venerdì 5 marzo, con la RSU e il Sindacato. Lunedì 15 febbraio 2010, su nostra richiesta, eravamo
stati convocati in regione; ennesima gita fuori porta, per motivi
famigliari,(che non discutiamo)
mancavano gli assessori regionali competenti, sostituiti dall’assessore
provinciale al lavoro, con l’assistenza dei collaboratori dei primi.
Abbiamo rifatto per l’ennesima volta la storia dell’azienda,e ci siamo
lasciati con l’intesa di risentirsi, esattamente come le altre volte. Mercoledì 3 marzo sono apparsi sui giornali vari
articoli, che dipingono un quadro quantomeno preoccupante della
situazione, ci sentiamo di fare un unica considerazione. In questo
decennio abbiamo fatto la raccolta delle varie dichiarazioni, e possiamo
dire che: “ a volte si cambia idea, per convinzione o per opportunità”.
Ma con i tempi che corrono la coerenza è un lusso per pochi, anche se
comprendiamo che gli articoli li scrivono i giornalisti. Come organizzazione vogliamo chiarire il nostro
pensiero, per altro già conosciuto: a)
Abbiamo
mai pensato (e per fortuna scritto )
che la Newcocot, fosse la scelta giusta o il salvatore della patria, e
neanche che avesse il “pedigree”, e mai ne abbiamo cantato le lodi, ma
al momento non c’è altro. b)
Sappiamo
che il macchinario acquisito dal concordato è in leasing, e quindi viene pagato mese per mese. c)
Non
abbiamo mai pensato che la regione comperasse i locali a Perosa, o pagasse
l’affitto, (perchè se così
fosse, lo farebbero dappertutto, e
tutti saremmo capaci di fare impresa,) anche se il malcostume insegna,
che è sempre meglio privatizzare gli utili e socializzare le perdite. Ma
possiamo permettercelo ??? e poi siamo sicuri che sia la cosa giusta,
quella che serve ?? d)
Noi
abbiamo detto e lo ribadiamo, che per avere un futuro lo stabilimento ha
bisogno della liquidità neccessaria per fare impresa, e vale a dire poter
pagare l’energia, la materia prima, la manutenzione degli impianti,
intanto per garantire la sicurezza delle persone che ci lavorano, sia per
garantire l’efficenza. Il problema non ci pare l’affitto,
pagano € 600.000, circa €
17 al mq anno,anche se ha il suo peso.( l’area e di 50.000 mq, di cui
35.000 coperti. Che vuol dire €600.000 : 35.000mq = circa € 17 al mq
anno). A noi preocuppano i 200.000 euro/mese di perdita. e)
Pensiamo
che la Newcocot farebbe meglio a chiedere
alla regione un contributo per ammodernare gli impianti, per avere
quella tecnologia che i suoi concorrenti hanno già , e quindi diventare
più competitiva. Pensiamo che vista la presenza tra gli azionisti di
fondi bancari, se veramente credono nel progetto, sarebbe utile da parte
loro non far mancare la liquidità per operare. f)
Visto
che ci dicono che stanno recuperando importanti clienti perchè, non
tentare di coinvolgerli nel progetto, va bene qualsiasi forma di
partecipazione lecita che garantisca un futuro industriale allo
stabilimento. Stiamo
vivendo un periodo difficile, per i lavoratori, per le famiglie, per il
nostro territorio, con una crisi che sta cambiando il mondo del lavoro, ma
anche la nostra società, tutto ciò richiede a tutti una maggiore
responsabilità. «I
politici guardano alle prossime elezioni. Gli statisti guardano alle
prossime generazioni».Alcide De Gaspari |