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Il
1° MAGGIO è INTERNAZIONALISTA non
TRICOLORE il
1° maggio deve unire la lotta dei lavoratori italiani con quella dei
lavoratori e dei proletari di tutti i paesi indice di questa pagina: 1. Lo sciopero generale CGIL il 6 maggio 2. Estratto intervento finale a Perosa Argentina - Alpcub (to) 3. Vai al blog 1MAGGIO 2011 4. Comunicato unitario RSU Newco.cot-Perosa 5. Audio registrazione- 37' - 1 maggio Perosa 6. link Newsletter - PonSinMor
(...) Il 1° maggio, noto come Giornata Internazionale dei Lavoratori, commemora il massacro di Haymarket a Chicago nel 1886, quando la polizia sparò sui lavoratori durante uno sciopero generale per la riduzione della giornata lavorativa ad otto ore. Oggi quando si lotta sul serio come fanno i facchini del SI Cobas nella logistica ai presidi davanti ai magazzini, ecco rispuntare le forze dell’ordine in assetto antisommossa, spesso dal manganello facile, coadiuvati da crumiri e burocrati sindacali e aziendali. Nulla di nuovo sotto il sole dunque! (...) http://ponsinmor.info/iniziative-eventi.html
1.La CGIL verso lo sciopero generale del 6 maggio. (...)
Partire quindi dal fisco e dal lavoro per riconquistare una giustizia
sociale e per rilanciare l’economia del Paese. Serve elaborare, sottolinea
Camusso “una seria politica fiscale che prelevi le risorse dove ci sono,
quelle accumulate nei patrimoni e nelle transazioni finanziarie, dando
maggiore fiato, invece, al lavoro dipendente e alle pensioni”. La CGIL
“vuole parlare di fisco, perchè vogliamo parlare di unità del paese e di
giustizia, che non sono i processi brevi”, ma “la redistribuzione delle
risorse”.
Non può esserci lavoro senza diritti, questo il principio che verrà ribadito in tutti i luoghi di lavoro e nelle piazze il 6 maggio, perchè “lavoro, persona e suoi diritti sono un insieme inscindibile”, perchè “è dall’occupazione che si può decidere qual è la qualità e la prospettiva della crescita. Quando diciamo occupazione, pensiamo innanzitutto a quella che dobbiamo creare, che deriva dalle scelte di investimento, ma ci riferiamo anche a quella che dobbiamo difendere” Inoltre, il Segretario Generale ha concluso il suo intervento rispondendo preventivamente alle critiche che facilmente verranno mosse alla mobilitazione proclamata per il 6 maggio: “ci diranno che è uno sciopero politico e vorremmo dirgli: provate a ripensare cosa vuol dire politica perchè ci pare che per voi quella parola non abbia più senso”. “Ci diranno – ha proseguito che faremo un danno durante la crisi, facendo perdere ore di lavoro. Vorremmo dirgli anche qui: guardino loro i danni che stanno facendo a questo Paese”. “Ci diranno – ha incalzato ancora Camusso – che ci sono sindacati responsabili e chi si oppone a prescindere. Anche qui vorremmo dirgli che la rassegnazione non ha mai portato bene a nessuno”. E la responsabilità della CGIL “è esattamente quella di aver scelto lo sciopero generale perchè è lo strumento con cui i lavoratori possono dire che cambiare si puo’. Il 6 maggio – ha concluso – svuoteremo i luoghi di lavoro: sarà una grande giornata perchè è sempre una grande giornata per questo Paese quando il lavoro prende la scena”. https://www2.cgil.it/la-cgil-si-prepara-allo-sciopero-generale-del-6-maggio/
2.
Italia:
quali lotte, quale unità sindacale e per cosa? (estratto da intervento al 1 maggio a Perosa Argentina) <<Lo
sciopero generale della CGIL arriva 3 mesi dopo quello proclamato da FIOM e
sindacati di base per il 28 gennaio (sulla Fiat e la linea Marchionne), e
dopo lo sciopero separato del sindacato di base Usb e quello
del 15 aprile dichiarato solo da
CUB, Cobas, Comitato immigrati. Oggi
siamo lontani da questo obiettivo, occorre 'aspettare' che la crisi del
capitale chiarisca a molti - attendisti o ancora 'garantiti' - che occorre
scendere in piazza e difendere 'tutti insieme' - a partire dagli operai- (ma
chi vuole mettersi insieme agli operai?) la propria sopravvivenza immediata
e futura. Occorre anche che cresca la capacità critica, la coerenza di vita
personale, la 'libertà' dai modelli di consumo e dall'ideologia, imposti
dalla classe dominante. Insomma bisogna fare la propria- difficile a
farsi- rivoluzione personale.
Non
è facile arrivare all'unità di lotta: i lavoratori la chiedono (almeno i
più consapevoli ), ma i vertici sindacali continueranno a marciare divisi
per lungo tempo se restiamo passivi e deleghiamo loro le decisioni. (Non
ho mai accettato di dividere i lavoratori in base alle diverse bandiere
sindacali, politiche e religiose , né di tifare per una o l’altra sigla.
Ho aderito ad alpcub nel 1995 per la situazione particolare di
burocratizzazione - anche nella CGIL pinerolese, - e contro l’accordo
sulle pensioni.Per anni anche la CGIL pinerolese si è ‘addormentata’.
So che le divisioni sindacali sono il prodotto, fra l’altro,
della degenerazione inevitabile
del sindacalismo moderno) -
nota:Questa
parte non è stata letta al 1 maggio
perché era rimasta negli appunti…. *
E poi non basta la lotta sindacale, che si svolge nel limite della
contrattazione della forza lavoro - spezzettata- con padroni e
governi.
Ho abbastanza esperienza per attendere il 'giusto' momento, senza
cedere alle scorciatoie e senza più illusioni giovanili , nè subire quelle
delusioni che in questi anni hanno decimato la sinistra italiana-. Non ho
fretta. Chi ha fretta faccia la sua strada e provi – da solo – a
cambiare il suo avvenire , come dice la propaganda padronale
e di regime. Può
darsi che il ‘momento giusto’ arrivi presto o … con un'altra
generazione. Intanto, quando non si lotta, ‘siedo sulla riva del
fiume ad attendere il passaggio del cadavere dell'avversario di
turno’(Mao- a memoria). Nessun umano, nessun
potere, è eterno, nemmeno il sistema capitalistico in cui 'viviamo'. 'Scenderò in
piazza' quando si muoveranno le grandi masse ( per me la 'rivoluzione' è
quella condivisa dall'80% della popolazione di un paese (e non in un solo
paese) . Sono per una rivoluzione che non abbia bisogno di ricorrere alla
violenza nè prima, nè durante, nè dopo - a parte la giusta legittima
difesa (come scrisse Gandhi) per contenere la minoranza
privilegiata e conservatrice del vecchio potere che facesse
resistenza. >> 3. vedi 'blog' 4. 1 maggio a Perosa Argentina (indetto per iniziativa unitaria delle RSU della Newco.cot) - testo comunicato FESTA DEL 1 MAGGIO A PEROSA ARGENTINA LE
RSU AZIENDALI NEW CO-COT UNITAMENTE ALLE LORO ORGANIZZAZIONI SINDACALI; INVITANO
I LAVORATORI E LA POPOLAZIONE ALLE
ORE 10,30 IN PIAZZA TERZO ALPINI A
PEROSA ARGENTINA PER
UN MOMENTO DI CONDIVISIONE E SOLIDARIETA’IN QUESTA GIORNATA CHE RAPPRESENTA LA FESTA DI TUTTE LE LAVORATRICI E DI TUTTI I
LAVORATORI. LE
PROSPETTIVE PER IL NOSTRO FUTURO LAVORATIVO SONO DRAMMATICHE E PESANTI. QUESTA
GIORNATA VUOLE ANCHE ESSERE UN
MOMENTO DI RIFLESSIONE PER POTER DIRE QUANTO E’ IMPORTANTE IL DIRITTO AL
LAVORO, MANTENERE IL LAVORO NELLA NOSTRA VALLE E CONTINUARE AD IMPEGNARCI
TUTTI ASSIEME PER QUESTO. PERCHE’
IL LAVORO DA’ DIGNITA’ ALLE PERSONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CONTINUIAMO
A LOTTARE PER UN FUTURO DI LAVORO DIGNITOSO PER NOI E PER I NOSTRI FIGLI. LE
RSU della
NEW COCOT 5.registrazione - di Perosa: ascolta audio 37' mp3 per scaricare mp3 clicca qui (17Mb) http://www.alpcub.com/1maggio2011_perosa_argentina(to).mp3 Parlano: Savina Gaydou(RSU alpcub), Renzo Furlan (sindaco di Perosa Argentina (TO), Enrico Lanza (operatore sindacale- non pagato- di Alpcub, Ada Poet [pensionata di Perrero-Val Germanasca(To)], Piero Baral vedi intervento scritto pdf- (pensionato alpcub). presenti forse 80 persone, di cui una ventina scarsa della manifattura (la mancanza di prospettive ha demoralizzato chi si illudeva di cavarsela e non ha oggi voglia di sentire parole - nemmeno di incoraggiamento - non dico alla lotta ma a una possibile resistenza individuale e collettiva allo sfacelo della fabbrica. Alp non ha responsabilità dopo tutto questo lavoro sindacale continuo da + di 7 anni- basta ascoltare l'audio del 1 maggio o andare a vedere le pagine sulla Newco.cot ( dall') o da questo link diretto. (assenti gli operatori sindacali CISL,CGIL,UIL e buona parte delle Rsu; presente solo Clement del PRC di Pinerolo.
nb. Colgo l'occasione per ricordare ai '15 frequentatori del sito' che alpcub.com benchè artigianale ha un suo ordine (tolta una prima pagina lunghissima) e si può usare facilmente l'indice oppure il motore di ricerca interno del sito. (pb). La pappa fatta dei siti tradizionali la forniscono solo i padroni e i gruppi organizzati (non è il caso di alp) e costa cara... ma non ci pensa nessuno!
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