dove trovate le locandine aggiornate
https://deriveapprodi.com/libro/abbiamo-fatto-un-sindacato/
Abbiamo fatto un sindacato è
una storia collettiva, una storia di lotte di fabbrica, prima
sull’onda della grande offensiva operaia degli anni Sessanta e
Settanta, poi per difendere i lavoratori sempre più precari.
Ma è anche la biografia sindacale di Enrico Lanza, ripercorsa in
questa lunga intervista.
Entrato in Fiat nel 1962, l’anno della rivolta di piazza Statuto
a Torino, Lanza vive l’Autunno caldo al Lingotto, partecipa
all’esperienza unitaria dell’Flm e al sindacato dei consigli.
Licenziato nel 1976 da una piccola fabbrica della cintura
torinese, che risponde al suo licenziamento con un mese di
occupazione, diventa operatore sindacale per la Fim, i
metalmeccanici della Cisl, negli anni del protagonismo operaio.
Si oppone all’involuzione del sindacato cattolico, che era stato
capace di intercettare istanze radicali, dall’egualitarismo alla
riduzione dell’orario di lavoro al sindacato unitario dei
consigli.
Nel 1995 decide di uscire dalla Cisl ed è tra i fondatori
dell’Associazione lavoratori del pinerolese, un sindacato di
base, autorganizzato, a base territoriale, di cui è stato a più
riprese presidente. Segue le fabbriche in crisi, i movimenti
contro la guerra, la lotta No tav della val di Susa e sostiene
gli immigrati che attraversano i confini.
Nei ricordi di Lanza emergono le lotte dell’Indesit, della
Beloit-Pmt, della Riv-Skf, della Fiat di Villar, della
Manifattura di Perosa e della Cascami seta: volti, storie e vite
di lavoratrici e lavoratori che hanno animato il conflitto
sociale di un territorio non pacificato.
schegge dall'introduzione di
Luca Perrone pdf |
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Luca,Andrea,Enrico,Silvia
3 maggio 2022

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https://it.wikipedia.org/wiki/COVID-19
cronologia della_pandemia_di_COVID-19
un grande lavoro da aggiornare... :
UNA BUSTA PAGA VISTA DA VICINO_2010 .pdf
cronologia-1900_1999.pdf
Reddito universale di base o salario garantito?, di D. Lepore(wordpress.com)
9 maggio 2022 work and war
piketty_discute pdf
http://www.operaicontro.it/2020/01/22/grazie-per-il-caffe/
Le-trasformazioni-del-lavoro_dino_greco.docx
insertoprc2004 pdf
siti utili
Home cub (cub.it)
Ricordi

nuovo
iscritto di alp divagazioni
https://ilmanifesto.it/noi-diario-di-una-classe-
documentario/
lotte
alla Safim
crisi
PMT
lotta Pezzana
Locandina908.pdf (alpcub.it) covid
da riforma mese:
rif-eco_mese_dicembre-2016:
pdf -
Il dossier è dedicato
all’industria del Pinerolese, quel che rimane e quello che nel corso dei
secoli è stato.
Economia, lavoro e sviluppo nelle valli valdesi – sabato 26 marzo 2022
convegno
paola
molino-maggio2022.pdf ::
"Un declino che assomiglia a una
scelta politica"

Giovanni era nato nel
campo di lavoro
nazista
di Esslingen, vicino a Stoccarda,
figlio
di Vittorio Panosetti e Amalia
Scovazzi,
deportati. Suo padre morì nel
campo di
concentramento e Giovanni,
tornato
in Italia con la madre dovette
stare in vari orfanotrofi fino all’età di 15
anni: sua madre doveva lavorare e non
aveva
i soldi per mantenerlo.
|

di lavoro
si
muore: 10 anni in Italia. (2006-2015)
tesi infortuni
clip-cina-poesie-operaie_7mag2022 mp3 da :
mangime per
macchine
Morti-sul-lavoro_campetti.pdf
8mag22

morti sulle strade inquinamento
https://www.repubblica.it/argomenti/coronavirus
https://sinistrainrete.info/ecologia-e-ambiente/18523-giuseppe-sottile-introduzione-a-ian-angus-anthropocene.html
https://www.yadvashem.org/yv/en/exhibitions/through-the-lens/auschwitz-aerial-photos.asp
Il 27 gennaio del 1945 i soldati dell’Armata Rossa entrarono nel campo
nazista – Via Trivero – Volere La Luna
(link)
S.Coalova :
mostra su deportazione (link)
preparazione sterminio Wannsee-ebrei
http://itismajo.it/coalova/eBook/t161.htm
Facebook letture 27-1-2022 per il giorno della memoria. recital
Comune di S.Secondo
manopera coatta
alessandro.barbero
https://www.youtube.com/watch?v=2ZVbKnrZI40 storia e memoria
Giovanni Panosetti entrò
in fabbrica negli anni 60, come operaio
e iniziò subito il suo impegno sindacale
che gli costò, nel corso
di meno
di un decennio, una decina di licenziamenti
per
rappresaglia.

www.alpcub.com/saluti-a-Giovanni-Panosetti_Cavour-12dic2017.mp3
|
"Si calcola che nei conflitti del ventesimo secolo siano morti 191 milioni di persone, soprattutto civili. L’impatto sulla salute non
si limita al momento dei combattimenti. Per ogni persona uccisa direttamente, altre nove ne moriranno per cause indirette.
I conflitti producono un rapido deterioramento dei servizi sanitari e delle infrastrutture civili: reti idriche, elettriche, dei trasporti. I rifornimenti di medicine
s’interrompono, il personale ospedaliero e i pazienti non si possono spostare, la salute delle donne incinte e dei neonati peggiora. L’effetto è a cascata.
Riemergono malattie infettive, si accentuano problemi psicologici e psichiatrici, aumenta l’abuso di alcol e droghe. Tutto questo viaggia anche attraverso le frontiere, coinvolgendo i paesi vicini e
le economie regionali."
internazionale-4marzo2022- G. De Mauro
Zinn_fumetto.pdf
-----------
2018-nel mondo sono
82,4 milioni le persone in fuga da guerre, violenze, persecuzioni e
violazioni dei diritti umani

La Direttiva di protezione temporanea,
in inglese Temporary Protection Directive, (Direttiva 2001/55/CE del
Consiglio) è una direttiva dell'Unione europea promulgata nel 2001 che
prevede una protezione immediata e temporanea per gli sfollati
provenienti da paesi non UE, destinata ad essere utilizzata in
circostanze eccezionali quando il normale sistema di asilo europeo ha
difficoltà a gestire un grande afflusso di rifugiati. È stata introdotta
all'indomani delle guerre jugoslave, ma è stata applicata per la prima
volta nel 2022 in occasione dell' invasione russa dell'Ucraina.
Migranti, profughi, rifugiati: ecco significati e
differenze - Rai News
la-polonia-accoglie-senza-se-e-qualche-ma.pdf
La prepotenza delle armi e la "logica"del bambù - Sindacalmente

Cent’anni di guerra - Jacobin Italia
insurrezione-1917-torino + mp3
Rivolta di Torino 1917 (atlanteditorino.it)
https://www.inchiestaonline.it/osservatorio-internazionale/62453/
loris campetti

250 in piazza Facta
500mila a Berlino
ucraina-26feb2022-clement.mp3
apertura presidio
Ada Poet pdf
Guerra
Russia-Ucraina: perché Putin ha attaccato ora e che succederà?
Intervista a Giorgio Cella EP2 - YouTube
Claudio Graziano, il generale torinese coordinerà le strategie "salva
Ucraina" - Piazza Pinerolese
Stranamore-Ottone-Ferrero
approfondimento NO War
La-via-verso-il-disastro-Fabio-Mini-Limes
cronologia 2014-feb2022 ucraina
carbone youtube
|

La Comunità dell’Energia del Pinerolese si presenta: sei incontri |
L'Eco del Chisone



tabella tratta da
https://sindacalmente.org/wp-content/uploads/2021/01/Piemonte-a-rischio-retrocessione_studio-di-Zangola.pdf

eco/16feb22
Patto per il lavoro tra aziende e sindacati confederali a Pinerolo
audio da RBE- tuttoqui-18settembre2019
altro
Cent’anni di passioni dentro e fuori il Partito comunista italiano -
Vanessa Roghi - Internazionale
10 febbraio 2021- pdf da il manifesto
------------------------
https://fb.watch/b_XE63GcAu/
convegno 26 marzo 2022
Convegno "Economia, Lavoro e Sviluppo nelle Valli Valdesi"
Tempio Valdese di Pinerolo -
Commissione Esecutiva Distrettuale
---------------------------------------------
incontro su Tonino Chiriotti

Gli
anni 60 in Italia erano gli anni bui della repressione antisindacale
inaugurata da Valletta alla Fiat e poi estesasi in tutto il territorio
nazionale. Non fece eccezione la RIV-SKF creando anch'essa i famigerati
"reparti confino" a Torino ed a Villar Perosa in cui relegò
quadri, militanti ed iscritti alla FIOM-CGIL.
Successivamente anche
la FIM-CISL si trovò nell'occhio del ciclone ed i suoi militanti ed
iscritti furono perseguitati duramente adottando soprattutto l'arma del
ricatto dei trasferimenti obbligatori, pena il licenziamento, prima agli
stabilimenti della SKF' svedese e poi a quelli della FIAT di Torino.
Tant'è
che la SAS (Sezione Aziendale Sindacale) dello stabilimento RIV-SKF di
Villar Perosa fu smantellata per ben tre volte nell'arco di uno-due anni
(64-65).
Il 18 febbraio 1966,
a seguito della riuscita del primo sciopero allo stabilimento RIV -SKF di
Airasca del 17 febbraio grazie soprattutto alla forte presenza dei
militanti della FIM-CISL da me organizzata, vengo licenziato in tronco per
(udite, udite!) "aver arrecato grave nocumento morale e materiale
all'Azienda". Allora ero membro ai Commissione Interna allo
stabilimento RIV-SKF di Villar Perosa ma, non esistendo ancora lo Statuto
dei Diritti dei Lavoratori, questa rappresaglia antisindacale
fu possibile.
|
Osservatorio mensile (volerelaluna.it)
https://www.youtube.com/watch?v=hSXdwKUhJ6w

Pinerolese Come è cambiato il tessuto economico dopo due anni di
pandemia
ecodelchisone 13apr2022
Giovedì 12 Marzo 2020 - 17:44 econews
Il sindacato di base pinerolese Alp
come già i Sicobas a livello nazionale chiede di
fermare le fabbriche e dichiara sciopero. Questo il
comunicato: «Alla luce dell'epidemia provocata dal
CoVid-19 e in conseguenza dei Dpcm varati in queste
ore dal governo per prevenire i contagi, in migliaia
di aziende si è prodotta una situazione ormai
insostenibile. Alla luce di questa situazione
l'Associazione Lavoratori Pinerolesi proclama lo
stato di agitazione con sciopero per tutti i
dipendenti e per tutti i turni, a partire dalle ore
5,50 del 13 marzo 2020 in tutti i luoghi di lavoro
ancora aperti. Sono esclusi i servizi pubblici
essenziali. La salute delle lavoratrici e dei
lavoratori è per noi la cosa primaria».
Resta inteso che in caso di chiusura
delle fabbriche aperte o di un decreto del governo
di chiusura totale lo sciopero viene sospeso.
nota. vedi comunicati alp in
www.alpcub.it
-------------------------
17/03/2020 15.22
vocepinerolese.it
Alla Primotecs ex Tekfor, la salute prima di
tutto !
Si rende noto che alla Primotecs di Villar
Perosa ci sarà una fermata produttiva di 24/h, per
organizzare e mettere in atto il protocollo d’intesa
relativo alle misure di sicurezza da adottare
in Azienda al fine di tutelare la salute di tutti i
dipendenti e i lori familiari in tempi di Coronavirus.
Dichiara Arcangelo Montemarano responsabile
della Fim-Cisl di Pinerolo. “Un risultato importante delle
RSU che con tenacia e senso di responsabilità
nei confronti dei lavoratori, hanno preteso
dall’Azienda l’applicazione in toto delle misure di
sicurezza inserite nel protocollo d’intesa anti Coronavirus.
La Fim-Cisl su questo tema non transige e mai
anteporrà i profitti e gli interessi delle Aziende alla
salute dei lavoratori.”
nota. la Tekfor , venduta alla holding
Mutares, ha assunto il nome di Primotecs |
http://www.alpcub.it/locandine/locandina-888
gen2020
ecodelchisone
8sett2021Foto
Attestati - UNITRE Università delle tre età di Perosa e Valli (weebly.com)
foto storiche
 
Il
cammino del gambero
https://www.huffingtonpost.it/author/giuseppe-corsentino/ lotte in
Francia

http://www.retekurdistan.it/2019/11/06/35032/


In
questi 12 anni di monitoraggio dell’Osservatorio sono morti
oltre 17000 lavoratori in Italia senza vedere le istituzioni e la politica
fare qualcosa contro questa strage

13
ottobre 2019
Dall'inizio dell’anno sono morti 1138 lavoratori
(compresi i morti sulle strade e in itinere) di questi 562
sui luoghi di lavoro. Dal 10 settembre giorno d’insediamento del
nuovo governo ci sono già stati 57 morti sui luoghi di lavoro
(123 con i morti sulle strade e in itinere):
https://cadutisullavoro.blogspot.com/
-----------
Anmil ricorda che a fronte di circa 645mila denunce di infortuni
in Italia nel 2018, i casi mortali sono stati 1.218, una
settantina in più rispetto al 2017, con una crescita annua del
6%. ...

Nomi esteri per aziende italiane
Enrico Berardo Mio padre Pietro, che fu operaio della
Riv di Villar Perosa dal 1935 al 1964, mi parlava spesso della
«sua» fabbrica. Il racconto del bombardamento mi aveva impressionato:
quel 3 gennaio 1944 papà era al lavoro quando, verso
mezzogiorno, 52 bombardieri alleati scaricarono 312 bombe su
Villar. Di queste, una sessantina caddero sullo stabilimento.
Gli operai e la popolazione si salvarono nei rifugi costruiti da
pochi mesi; per fortuna a Villar non si contò nemmeno un morto.
Papà quel giorno non mangiò: nella corsa verso la salvezza
dimenticò la pietanziera che rimase sotto le macerie. Lo stesso
giorno il senatore Giovanni Agnelli giunse a Villar. Dinanzi
alle macerie e agli operai attoniti, in mezzo a una nube di
polvere e fumo acre che impiegarono tre giorni a diradarsi,
promise che la fabbrica sarebbe stata ricostruita. E così fu!
Per molti mesi i dipendenti si sobbarcarono il peso di trasferte
in capannoni di fortuna anche a molte decine di chilometri di
distanza, la produzione riprese, gli stipendi continuarono ad
arrivare. Poi si tornò in valle. Il primo dopoguerra vide
crescere notevolmente il numero di operai; crebbe anche
l’assistenza medica aziendale, una ricchezza a cui si fatica
spesso a dare un valore, i servizi e le attività del tempo
libero e culturali curati dalla Riv. Dalla tragedia della guerra
e in particolare della distruzione della fabbrica si comprese,
da ambo le parti, che era possibile un cammino comune
nell’interesse di tutti, ma oggi, a guardare indietro, è chiaro
quanto fossero tempi diversi! Samuele Revel
Nel 1997, ormai vent’anni fa, la Caffarel di Luserna San
Giovanni veniva acquistata dalla multinazionale Svizzera Lindt &
Sprüngli. Per la val Pellice era il primo impatto con le grandi
aziende straniere che nel corso degli anni si sono insediate sul
territorio, acquistando tutte o quasi le aziende medio grandi
della zona. Moltissimi erano i timori legati a questo passaggio,
primo fra tutti di vedere, dopo pochi anni, l’azienda chiudersi
per essere spostata in nazioni dove la manodopera costa meno e
altri motivi rendono la dislocazione vantaggiosa (l’azienda
torinese per antonomasia produce ormai in mezzo mondo). A
distanza di vent’anni le cose sono sì cambiate, e la crisi
globale ha investito anche questo pezzo di industria dolciaria,
ma ancora oggi quest’ultima resiste, nel suo mercato di qualità.
Il polo industriale lusernese invece ha visto negli ultimi anni
sostituire le scritte sugli stabilimenti delle medio-grandi
fabbriche presenti: tutti ricordiamo la Corcos, la Microtecnica,
la Graziano… senza citare quelle che hanno chiuso come la
Annovati (Trombini) e quelle di cui non c’è neppure più traccia
(la fonderia Omef), solo per citare quelle più recenti. Oggi
troviamo Utc Aerospace System, Freudenberg, Oerlikon: tutti nomi
di multinazionali.
La Microtecnica è stata fondata a Torino nel 1929 e
nell’ottobre del 2012 è stata acquistata dall’americana United
Technologies Corporation, un colosso statunitense, leader del
settore aeronautico, che occupa nei cinque continenti quasi
200.000 persone. La Corcos, fondata anch’essa a Torino negli
anni ’20 con il nome di Corte Cosso (fabbrica cortechi) è stata
comprata nel 2008 dalla multinazionale tedesca Freudenberg
Sealing Technologies. Nel Pinerolese oltre 900 persone sono
impiegate in questa storica azienda. La Graziano ha una storia
più recente (anni ’50) e diversa: è stata lei infatti ad aprire
filiali in altre parti del mondo (Inghilterra e India).
All’inizio degli anni ’90 entra a far parte del gruppo svizzero
Saurer Ag e successivamente muta il nome in Graziano-Oerlikon. A
Pinerolo la Riv, diventata Euroball, nel 2000 è passata nel
colosso americano NN. A Villar Perosa la storia complessa della
Riv (Roberto Incerti & C. Villar Perosa) e dell’Omvp (Officine
Meccaniche Villar Perosa). Nel 1988 sparisce il nome Riv e
rimane solo Skf, azienda svedese che negli anni ’60 aveva
acquistato i due terzi della Riv. Nel 2011 la Skf cede il 100%
delle azioni della società Omvp al Gruppo Neumayer Tekfor – ma è
notizia di inizio novembre la costruzione di un nuovo magazzino
Skf a Villar. «Siamo stati più volte contattati da
multinazionali dell’acqua – ci ha spiegato Enrico Delmirani
responsabile del personale della Pontevecchio srl, azienda
imbottigliatrice di acque minerali – ma abbiamo sempre deciso di
mantenere la nostra identità e siamo ancora oggi molto legati a
questo territorio (val Luserna) che ci dà la materia prima con
cui lavoriamo». Un caso ormai molto raro riforma mese -
dicembre 2016 |
vedi Comunicato
dell'amministratore del sito alpcub.com 1
aprile 2011: alcuni appunti su alp e l'informazione che ha prodotto
COSA DICE
ALP/CUB SITO di ALP/Cub - locandina 677- Il
sito di www.alpcub.com
si ferma – con limitati aggiornamenti- e resterà un 'archivio', da
sottoporre a un lungo lavoro di restauro (forse). Nasce un piccolo e funzionale
sito nuovo di alpcub – all’inizio con: locandina, avvisi, eventuali
comunicazioni dell’ufficio vertenze e fiscale, rimandi alle rubriche
sindacali della CUB nazionale. Sarà
facilissimo da gestire e consultare.
per quanto riguarda l'archivio fare
rifetrimento a
pomaster@alpcub.com
20aprile 2011
tecno tav Tour e dicembre2018
NOTav1
NOTav2
NOTav3
slides utilizzate dall'ing. Roberto Vela
(ex coordinatore della progettazione del TAV Torino-Milano) e dell’ing.
Angelo Tartaglia (ex docente del Politecnico di Torino) della Commissione
Tecnica che supporta l’Unione Montana Valle Susa e il Comune di Torino
durante la serata del 3 dicembre u.s a Pinerolo.
http://www.alpcub.com/TAV_slides_comm_tecnica.pdf
|
giornali minori del pinerolese
('52-'89)

Rosso Pinerolese
(2018-marzo2021) – Gruppo
Politico di Sinistra del Pinerolese (periodico
on line)
archivio beloit-pmt
Sabato 4 febbraio 2017 ore 15 Assemblea Generale dell'ALP/Cub.
Si è tenuta presso la saletta
ARCI nel cortile di Stranamore e ALP
|
: Si Cobas Torino <sicobastorino@gmail.com>
data: 18/01/2017 17:53 (GMT+01:00)
A:
Cc: francescolatorraca1 <francescolatorraca1@gmail.com>
Oggetto: La Safim di None licenzia 4 delegati del Sicobas
La Safim di None, (logistica
supermercati Dimar) Licenzia 4 lavoratori rappresentanti sindacali
.
Una gravissima azione antisindacale che si aggiunge ad altre degli
ultimi anni, Venerdì sciopero e presidio dalle ore 19 .
Sosteniamo e diffondiamo lo sciopero e la partecipazione di venerdì
20 gennaio dalle 19
Tutti davanti alla Safim via supeja
Gallino frazione palmeto None ( strada x Orbassano Candiolo.
Per info 3482640440
Sicobas Torino
|

Serata_Kurda-a-Lazzaro.pdf
volantino
1 maggio 2016 (prima raccolta di varie
riflessioni)
vai alla raccolta la
durezza del vivere
con un confronto a più voci
il
gruppetto del Presidio Newco.cot si è preparato al 1 maggio -
pdf
http://www.sinistrainrete.info/europa/2935-marino-badiale-quello-che-i-marxisti-non-dicono.html
2013
vari video di economia politica:https://www.youtube.com/watch?v=6e23Gaz-Jb4&feature=youtu.be
Ce
l'avevanopromesso...
"Nell'
Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali
deve oggi spaziare nei campi delle pensioni, della sanità, del
mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma deve essere
guidato da un unico principio: attenuare quel diaframma di
protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno
progressivamente allontanato l' individuo dal contatto diretto con
la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la
sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità."
Padoa
Schioppa -2003
http://www.quinterna.org/pubblicazioni/rivista/07/estinzione_welfare.htm
vai alla raccolta la
durezza del vivere
|
25 aprile
https://www.youtube.com/watch?v=WMrAXFFI0J4
l'esecuzione di Valdo Jallà-partigiano GL di 20 anni a s.Germano
Chisone
https://www.youtube.com/watch?v=7Rbu1mikSc4
il racconto della Resistenza secondo alcuni studenti di Pinerolo
abbiamo_sentito_studenti_sul_25_aprile_fq
pdf il fatto quotidiano
materiali tratti dalla raccolta ilmanifesto.it/25aprile/1995
e altri
gli
appuntamenti istituzionali nel Pinerolese pdf 2016
il_fiore_dei_patrioti-Nino-Costa.
poesia per il figlio Mario Costa -1945
None http://nonunomanoi.blogspot.it/2016/04/dove-finita-leuropa-del-25-aprile.html#more
23 aprile -Pomaretto- spettacolo del Teatro
Angrogna - audio
24 aprile-Pinerolo discorso al Monumento agli
internati, Piazza Marconi - Testo di
Mauro Ughetto per l'Anpi-pdf
24-25
aprile 2016
Liberazioni
Per
un 25 aprile popolare e ribelle,
lontano
dalla retorica istituzionale,
vicino
a chi lotta oggi.
Anche
quest'anno il 25 aprile di ALPI LIBERE estenderà tra
diverse vallate i contenuti e le prospettive che
caratterizzano questo percorso in cui si intrecciano varie
espressioni di resistenza e critica al modello di società che ci
circonda.
Anno
dopo anno, l'iniziativa Liberazioni vuole essere un appuntamento
per ribadire che l'eredità della Resistenza non significa volersi
rinchiudere in se stessi ma rinnovare nel contesto delle lotte di
oggi la sincera essenza di ribellione che ha portato tanti giovani
in montagna più di settant'anni fa.
ALP/Cub Associazione Lavoratori Pinerolesi
**************
Domenica
24 aprile a Villar Perosa Parco
del Bacino:
Dalle
11 alle 19: giornata di solidarietà tra i popoli in lotta
-Lotte
in Francia(manca audio)
-Palestina
(manca audio)
[su questo vedi anche http://claudiocanal.blogspot.it/2014/07/unaltra-storia-per-la-nipotina-che-non.html
e sul Medio Oriente /Isis ecc
assemblea
8 aprile : serata a S.Lazzaro di
'uscire dalla guerra'
con
Claudio Canal e Rosita Di Peri- 60 presenti
registrazione
http://www.alpcub.com/informazione-medio-oriente.mp3
]
-Chiapas
(manca audio)
-Kurdistan
audio Villar P.,
[vedi anche http://claudiocanal.blogspot.it/2015/02/la-lezione-di-kobane-e-il-titolo.html
e
http://radioblackout.org/2016/04/espropri-demolizioni-ghetti-pulizia-culturale-turca/
]
-lotte
in Brasile
con il
Sindacato di Base, Csp Conlutas- oltre 3 milioni di iscritti-:
audio Villar P.( FABIANA
STEFANONI di
No
Austerity e Rete Sindacale Internazionale http://coordinamentonoausterity.org/
)..
[
carta_dei_principi_coordinamento_noausterity
pdf ]
estratto:
(...)
un centinaio di presenti
Eravamo un bel gruppo il 24 a Villar Perosa con Alpi Libere,
come diceva l'invito, lontano
dalla retorica istituzionale, vicino a chi lotta oggi.
Giornata intensa con interventi su Kurdistan,
Chiapas, Palestina,Francia,Brasile.
Ma per noi è stata una giornata importante
perché abbiamo conosciuto e
apprezzato Fabiana Stefanoni di No Austerity
e della Rete Sindacale Internazionale.
Militante straordinaria, persona straordinaria e speciale.
Ci siamo trovati con lei la sera del 23 per farle conoscere
la storia di Alp e lei a raccontarci di
No Austerity e della sua partecipazione alle lotte in Brasile.
La Domenica ha fatto un intervento importante
sulla situazione delle lotte in Brasile con il
Sindacato di Base, Csp Conlutas, un grande sindacato con
oltre 3 milioni di iscritti.
Abbiamo così potuto verificare che nel mondo c'è ancora
chi lotta e anche duramente
per difendere le condizioni salariali e per i diritti.
Noi la ringraziamo e ci impegneremo a partecipare alla Conferenza
Nazionale del 28 e 29 Maggio a Firenze,
perché il percorso iniziato da No Austerity
a cui noi aderiamo, ci sembra
molto utile in questi "giorni tristi" e che ci ridà entusiasmo
per proseguire nel nostro impegno.
Rossella, Enrico
La legge della Valsusa
Mille e cinquecento indagati in sei anni e mezzo, al ritmo di
uno ogni due giorni. Le misure cautelari trasformate da
alternativa in anticamera al carcere. Un’incredibile sequenza di
diritti e garanzie violate, di prescrizioni vessatorie e
imputazioni fantasiose. Ma gli «indiani» No Tav resistono
Livio
Pepino italia/torino (val di
susa) edizione del 26.08.2016
il manifesto
Il trionfalismo dell’establishment non riesce a nascondere la
realtà: la nuova linea ferroviaria Torino-Lione, come hanno
spiegato domenica scorsa su queste pagine Pagliassotti e Vittone,
è ancora di là da venire. Intanto, dopo ventisette anni, i No
Tav, gli «indiani di Valle» non demordono e anzi rilanciano,
contrapponendo all’alta velocità l’alta felicità (per
riprendere il titolo della grande festa di Venaus del luglio
scorso che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di
persone e di artisti di prim’ordine). A sostegno dell’opera
resta una repressione crescente e sempre più scoperta. Non
bastavano l’evocazione di una valle di black bloc, i 1.500
indagati negli ultimi sei anni e mezzo (con una punta di 327 nel
2011 e di 183 dal luglio 2015 al giugno 2016: più di un indagato
ogni due giorni), un centinaio di misure cautelari, una gamma di
reati che vanno dalle violazioni della zona rossa a fantasiosi
attentati con finalità di terrorismo (dichiarati infine
insussistenti, dopo lunghe carcerazioni in isolamento, dai giudici
di merito e dalla Cassazione). Non bastavano e, puntuali, sono
arrivati nuovi dispositivi repressivi. Un caso per tutti, tra i
molti quest’estate.
Chiunque è stato in Valsusa sulle tracce del movimento No Tav
conosce l’osteria «La Credenza» di Bussoleno (luogo di
incontro e di confronto di persone provenienti da ogni dove) e la
sua animatrice, Nicoletta Dosio, per tutti semplicemente
Nicoletta, già professoressa nel locale liceo, esponente politica
della sinistra non omologata, personaggio di primo piano
nell’opposizione al Tav. Ebbene, con ordinanza 26 maggio 2016
del gip di Torino, a Nicoletta è stata imposta la misura
cautelare dell’obbligo di presentazione quotidiana all’autorità
di polizia per fatti commessi un anno prima di fronte al cantiere
di Chiomonte, integranti, nell’ipotesi accusatoria, il delitto
di resistenza e violenza a pubblico ufficiale (consistente nel
lancio di oggetti contundenti e di artifici pirotecnici).
Nicoletta non ha lanciato pietre o alcunché ed era, come sempre,
a viso scoperto. Ciò che le viene contestato è altro: aver «contribuito
a consegnare una fune munita di arpione ad altra persona che,
arrampicata sulla griglia di un betafence, agganciato l’arpione
alla griglia, ne determinava il successivo abbattimento». La
battitura e l’abbattimento delle reti e delle strutture connesse
è, come tutti sanno, uno degli obiettivi di sempre del movimento
per dimostrare che il cantiere può essere violato e che la
determinazione della valle è più forte della militarizzazione.
Ma per pubblici ministeri e giudici della cautela tutto ciò
scompare e quella condotta non ha finalità dirette ma è
strumentale «a disturbare le forze di polizia ed a consentire ad
altri di compiere i lanci di pietre e ordigni direttamente sulle
forze dell’ordine senza necessità che il lancio dovesse, con
una parabola, superare il betafence». Di più, «l’avvicinarsi
non travisati, impugnanti palloncini rosa, striscioni e bandiere»,
lungi dall’essere una modalità di protesta responsabile e
civile è un subdolo inganno «per far credere alle forze
dell’ordine che l’intenzione fosse di manifestare
pacificamente con grida e al più compiere la c.d. battitura delle
reti». Così il cerchio si chiude e Nicoletta diventa concorrente
nel reato di resistenza perché, contribuendo ad abbattere il
betafence, ha fatto sì che altri potessero lanciare degli oggetti
contro la polizia con una traiettoria rettilinea anziché con la
parabola necessaria a superare un ostacolo dell’altezza di poco
più di due metri. Non è la prima imputazione singolare elevata
dalla procura torinese ma prudenza avrebbe almeno voluto che la
verifica di una costruzione fattuale e giuridica tanto opinabile
venisse sottoposta al giudice del dibattimento con l’imputata
(reperibilissima e prossima ai 70 anni) in stato di libertà. E
invece no: il pubblico ministero chiede addirittura l’obbligo di
dimora e il gip dispone la presentazione quotidiana all’autorità
di polizia!
Ma le torsioni della legge della Valsusa non finiscono qui. I
valsusini, come noto, vivono la militarizzazione del territorio e
la valanga di processi e misure cautelari come una vessazione e da
tempo hanno deciso di non subirla passivamente. Di conseguenza
Nicoletta rifiuta, e lo dichiara pubblicamente, di collaborare
all’esecuzione della misura («Che sia chiaro, io non accetterò
di andare tutti i giorni a chiedere scusa ai carabinieri, non
accetterò che la mia casa diventi la mia prigione. Io a firmare
non ci vado e nemmeno starò chiusa in casa ad aspettare che
vengano a controllare se ci sono o non ci sono!»). Dopo qualche
settimana, in considerazione «della personalità dell’imputata
estremamente negativa, intollerante delle regole e totalmente
priva del minimo spirito collaborativo», la misura cautelare
viene trasformata in obbligo di dimora, aprendo la strada a
ulteriori possibili aggravamenti fino alla custodia in carcere. Il
copione è scolastico (e destinato a estendersi ad altri esponenti
No Tav). Tutti dicono che Nicoletta può manifestare liberamente
la sua opposizione alla grande opera ma, poi, le modalità – per
quanto la riguarda – pacifiche di tale protesta vengono
parificate ad azioni violente. Nessuno penserebbe di applicarle in
prima battuta la custodia in carcere (non foss’altro per la
scarsa rilevanza della condotta e per l’età) ma a tale esito si
può arrivare per la sua mancata “collaborazione”: secondo lo
schema del diritto penale del nemico quel che rileva non sono le
esigenze cautelari ma la mancata collaborazione dell’imputata,
la sua alterità al sistema.
Così si compie lo snaturamento delle misure cautelari non
detentive. Introdotte per limitare la custodia carceraria ai casi
di assoluta necessità, esse vengono applicate a imputati che, in
loro assenza, sarebbero non in carcere ma in libertà e si
convertono così da alternativa al carcere in sua anticamera.
Parallelamente, in particolare con l’applicazione di obblighi
tanto gravosi quanto immotivati, si realizza, in sintonia con le
prassi dei regimi autoritari, la trasformazione dei provvedimenti
cautelari in misure di sicurezza, la cui unica finalità è la
neutralizzazione del “nemico”: a sorreggerle non c’è alcuna
esigenza cautelare in senso proprio (mancando ogni pericolo di
fuga o di inquinamento delle prove) ma solo la previsione che gli
indagati possano commettere (non delitti di particolare allarme
sociale ma) ulteriori reati della stessa specie, cioè partecipare
ad altre manifestazione di protesta…
La posta in gioco, anche in termini generali, è elevata e ben
chiara ai valsusini, che hanno lanciato la campagna «mettiamoci
la faccia» facendosi fotografare a centinaia con il manifesto: «Io
sto con chi resiste violando le imposizioni ingiuste del tribunale
di Torino».
Quando un segno di vita della cultura garantista e dei magistrati
democratici?
|
*********
[
vedi anche http://www.sinistrainrete.info/globalizzazione/7066-robert-kurz-in-attesa-degli-schiavi-globali.html
]
DOMENICA
PRIMO MAGGIO
Siamo
il fanalino di coda dell’Europa. Nonostante la propaganda
renziana sull’Italia che «cresce», il mondo del lavoro miete
sempre più vittime (più 16%), e registra il tasso più basso di
occupati (56,3%) tra i paesi della Ue. E mentre il jobs act rivela
la faccia feroce della precarietà, cresce l’esercito dei «nuovi
schiavi»: è la generazione voucher. ilmanifesto
1maggio2016
FESTA
DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI.
SOCIETA'
OPERAIA VILLAR PEROSA
Partenza
corteo da S. Aniceto alle ore 10,30. (annullato per la
pioggia)
Gli interventi
alla Società Operaia: (Sindaco
di Villar Perosa, Presidente c.Montana, seguono INTERVENTI
DAI LUOGHI DI LAVORO E DAL TERRITORIO
DI
DONNE E UOMINI DELL' ALP/Cub.
audio prima parte
seconda parte
l'intervento
del Presidio Newco.cot, poi P. di valle, non c'è stato
perchè Paola aveva detto che voleva intorno a lei le altre donne
del presidio - invece si è trovata da sola- questo il testo preparato: 1maggio2016-Presidio.pdf
è
seguito un pranzo al sacco con l'ospitalità della Società
operaia. Pochi i presenti al 1 maggio, di cui 35 alp.
http://www.alpcub.com/1967-dispensa-AdL-con-testo.pdf
http://www.demos.it/a01254.php?ref=nrct-4
inchiesta

repubblica 1 maggio 2016
Contro_la_guerra :
iniziative pinerolesi del comitato 'uscire dalla guerra'
migranti
e povertà alcune riflessioni e dati
altri
audio sull'america latina
http://radioblackout.org/2016/04/tentativi-di-golpe-la-destabilizzazione-politica-in-brasile/
4
http://radioblackout.org/2016/03/i-podcast-di-19e59-la-trasmissione-dell11-marzo-2016/
3
http://radioblackout.org/2016/03/i-podcast-di-19e59-la-puntata-del-4-marzo-2016/
2
http://radioblackout.org/2016/01/america-del-sud-tra-crisi-economica-e-ribellioni-popolari/
1
1
maggio internazionalista-Torino pdf
facebook
http://www.cubpiemonte.org/uploads/documenti/3264_25aprile_1maggio2016.JPG
:sciopero contro il lavoro
festivo nei grandi magazzini
--------------------------------------
una e-mail -
1 maggio -Pino il ferroviere:
1°
MAGGIO
giornata
di lotta contro il lavoro salariato piena di sfruttamento
Al posto della pur antipatica retorica della
“festa del lavoro” di stalinista-lavorista memoria, mix di
fava e pecorino + S.Giuseppe artigiano, siamo giunti direttamente
al lavoro sempre stop!
Anche
nei festivi, di notte, di giorno, h24, SEMPRE!
E cosi', donne e uomini, invece di andarsi a fare
una bella gita fuori porta, son tutti li a faticare alla catena o
in ferrovia o dietro qualche cassa di supermercato o in qualche
bottega.
Eravamo partiti dalla giornata lavorativa di 8 ore
che ci pemettesse di riposarne altre 8 e di fare quel cazzo che ci
pareva per le altre 8 ancora, e siamo finiti al lavoro-totale, una
sorta di tunnel che ci “accompagna” dalla culla alla tomba per
8-10-12 ore al giorno, se siamo fortunati, naturalmente.
Altrimenti, c'è il precariato, cioè lavorare a
comando, quando fa comodo e serve ai padroni.
O, peggio ancora, la disoccupazione.
Poi, prima di andare in pensione, la malattia, la
depressione e spesso la morte.
E noi che abbiamo passato la vita a dire che non è
la fatica che ci serve,
ma la possibilità di campare, lavoro o non lavoro.
E noi che abbiamo sempre pensato, e lottato, per una
società nella quale il lavoro salariato venisse ricordato come
un'anticaglia del passato, una barbarie come la vendita della
propria forza lavoro, e sostituito con la libera attività di
donne e uomini associati.
Adesso
ci piacerebbe dire che
“le
nostre idee non muoiono mai”,
ma
dobbiamo prendere atto che se non muoiono beh, stanno messe
proprio male.
Avrebbero
bisogno di una rianimatina!
Cosi',
tanto per ricominciare a respirare.
Pino
ferroviere -2016
vari
http://sbilanciamoci.info/al-mercato-come-cambia-il-welfare-italiano/
Franco
Abidah
dalla Germania http://graziano-priotto.blogspot.it/2016/03/resistenze-popolari-contro-la-politica.html
http://graziano-priotto.blogspot.it/2015/07/una-modesta-proposta-la-grecia-17mo-dei.html
http://www.webgiornale.de/
Notiziario
della comunità italiana in Germania
la-voce-di-unaltra-europa-oscurata-dalle-classi-dirigenti.pdf--
guido viale 24 aprile2016
http://claudiocanal.blogspot.it/2015/09/il-pozzo-della-storia-il-14-sett.html
bombe-nucleari-per-litalia.pdf
-Manlio Dinucci 26 aprile 2016
|
|
Penso a yemeniti sepolti sotto bombe italiane vendute
all'Arabia Saudita con l'autorizzazione di una ministra
della difesa che dovrebbe essere chiamata ministro della
guerra. Penso a migliaia di iracheni che han perduto un
braccio o una gamba per una mina delle 9 milioni vendute
dalla Fiat (Valsella) a Saddam Hussein, ad afgani di un
villaggio distrutto da bombe sganciate (direttamente,
stavolta) da un aereo italiano (in missione di pace), ma
stavolta le bombe e gli aerei erano americani. Penso a
persone in cerca di pace e giustizia, massacrate nelle
piazze dalle polizie dei loro stati, armate con armi della
Beretta. Penso a criminali internazionali che stanno
organizzando la prossima guerra in Libia, per decidere sul
campo (neutrale...) il conflitto di interessi tra Eni e
Total. Penso a tutti questi mostri che in nome di calcoli
politici (elettorali) ed interessi economici sono
disponibili a sacrificare ogni giorno la vita di migliaia di
innocenti. E penso a tutti quelli (e sono anche gli stessi)
che parlano di terrore islamico, e mi chiedo quanti di loro
si rendano conto di essere delle stupide pedine in un gioco
che prima o poi li stritolerà.
Gianni
Salza·Martedì
22 marzo 2016
http://www.sinistrainrete.info/geopolitica/6878-piotr-caos-errori-e-informazioni-mancanti-dove-va-l-impero.html
http://www.sinistrainrete.info/estero/6871-stefano-zecchinelli-stragi-di-bruxelles-registi-aiuto-registi-attori-e-comparse.html
http://www.sinistrainrete.info/estero/6866-fulvio-grimaldi-il-terrorismo-e-la-loro-lotta-di-classe.html
Robert Kennedy jr riassume agli
americani ipnotizzati (e agli alleati europei) il
“disgustoso” contesto storico, a partire dalla
seconda guerra mondiale, in cui si inserisce la
terribile guerra siriana dei nostri giorni e la
creazione dell’Isis da parte della Cia, a protezione del
cartello del petrolio e del gas
http://vocidallestero.it/2016/03/21/robert-kennedy-jr-spiega-la-causa-della-guerra-in-siria/
http://vocidallestero.it/2016/03/23/7306/ testo integrale Robert Kennedy jr
L’Agenda libica svelata
Un esame serrato delle e-mail di Hillary.
Ellen Brown: http://vocidallestero.it/2016/03/23/7306/
Il mercato delle armi
http://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/27250.html

Lotte
in Francia 2016
http://sicobas.org/news/2387-sciopero-generale-manifestazioni-a-milano-bologna-e-napoli
Milano-spezzone
audio intervento Milani Si Cobas
Migliaia di lavoratori hanno risposto con
entusiasmo e con coraggio manifestando per le strade di Milano
tutta la loro voglia di battersi per i diritti e contro la guerra
(che al di là di quanto afferma Renzi è già in atto) attraverso
l’arma della lotta e dello sciopero. Si sono svolte
manifestazioni anche a Bologna, a Roma, Napoli, Firenze, Torino,
Prato
Ogni
tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori
dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la
possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà.
A
questo si arriva in molti modi, non necessariamente col timore
dell'intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo
l'informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola,
diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui
regnava sovrano l'ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi
privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato
dei molti.
„
Primo Levi
Parigi
e Bruxelles/ No alla guerra
Iniziative
e contro la guerra
comitato pinerolese
'uscire dallaguerra'
I
registrazione
assemblea
in preparazione dello sciopero
del 18 marzo 2016 - locandina
|
pinerolo-via bignone 89- saletta arci .
---
--
--
--
INCONTRO
CON
LAVORATORI
IN LOTTA
della
C&P (cooperativa
pulizie Raspini)
e del CAAT (mercati
generali di Torino)
Viviamo
in una apparente calma piatta sul fronte delle lotte dei
lavoratori, ma qualcosa invece si muove, protagonisti sono lavoratori
immigrati che prendono coraggio, si organizzano nel Sicobas ed
entrano in lotta contro lo sfruttamento per migliorare la propria
condizione di vita.
E’ quello che in questi giorni è successo nell’appalto
pulizia e sanificazione Raspini, dove un gruppo di lavoratori di
origine marocchina hanno scioperato compatti e uniti, in poche ore
hanno costretto la C&P ad accettare gran parte delle loro
rivendicazioni.
E’ quello che succede in tutta Italia nel mondo del
facchinaggio nella logistica.
E’ quello che succede a Torino ai mercati generali (CAAT)
dove circa un migliaio di lavoratori da mesi stanno duramente
lottando contro lo sfruttamento e la condizione di
schiavitù .
Lotte che in gran parte sono vincenti grazie al coraggio,
alla solidarietà e alla capacita di lotta e di organizzazione che
si mette in campo.
Esperienze che possono essere da sprono a tutto il movimento
operaio che in questi tempi sta duramente subendo gli attacchi dei
padroni e del governo.
DOMENICA
15 FEBBRAIO
ORE
17 PRESSO IL CIRCOLO STRANAMORE
VIA
BIGNONE , 89 - PINEROLO
sicobastorino@gmail.com
In questi giorni i lavoratori della Cooperativa C&P che lavora alla Raspini hanno fatto lo sciopero
organizzati e seguiti dal Si Cobas. Noi cerchiamo di dare una mano e si è organizzato un'assemblea per Domenica 15 febbraio alle ore 17 presso la saletta
ARCI (nel cortile dell'ALP). si farà il punto della situazione e cerchiamo di creare dei legami e
sostenere i lavoratori che lottano (audio). Siete quindi invitati a partecipare.
Enrico Lanza/Alpcub
|
|
|
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Lo Statuto dei lavoratori e l’articolo 18
di Francesco Ciafaloni
Il senso d ella
protezione giuridica dei lavoratori stabili
Sembra, a leggere molti giornali, che la difesa giuridica dei
lavoratori abbia a che fare col posto a vita, con gli inetti e
sfaticati; che riguardi pochi privilegiati; che sia un intrigo di
cavilli che esclude e costringe alla disoccupazione e alla
precarietà giovani e meno giovani.

|
Un residuo dei tempi del boom in cui
c’è stato un eccesso di retribuzioni e garanzie che “non
possiamo più permetterci”, come si usa dire. L’articolo 18
dello Statuto è diventato il simbolo del rifiuto del nuovo, della
rigidità, del “conservatorismo sindacale”. Un simbolo da
abbattere – o da difendere. Come fa un giudice a decidere se
quel lavoratore è utile o no, se è capace o incapace? è il
mercato che deve decidere, si sostiene.
E' utile ricordare che l’articolo 18, nella sua forma
originaria, non attenuata, obbliga l’azienda al di sopra della
soglia dei 15 dipendenti a reintegrare nel posto di lavoro solo
chi sia stato ingiustamente licenziato per la sua fede religiosa,
per la sua appartenenza politica o sindacale, perché si è
sposato/a, perché è incinta, per motivi razziali, per motivi di
genere. L’elenco dei casi è facilmente accessibile nelle prime
righe dell’articolo, con la sola fatica, in alcuni casi, di
digitare il nome e il numero della legge che li precisa. Se non
sono vietati i licenziamenti per questi motivi e non c’è il
reintegro diventano parole vuote le norme a difesa della maternità.
|
Diventano vuote per i lavoratori
dipendenti le libertà religiose e politiche; diventa vuota la
democrazia. Cosa se ne fa una lavoratrice incinta dei mesi di
retribuzione in più se perde il lavoro?
Leggi
tutto..
Il 14 NOVEMBRE 2014 La Confederazione Unitaria di Base
indice lo SCIOPERO GENERALE di 24 ORE
CUB: proclamato lo sciopero generale unitario il 14
novembre con manifestazioni nelle principali città contro le
politiche del governo Renzi e dell’Unione Europea.
volantino sciopero

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/
2014/09/23/se-la-ue-diventa-una-dittatura35.html?ref=search
http://www.internazionale.it/articolo/2014/10/27/reparti-confino-in-italia-9
Benché se ne parli poco, in Italia esistono ancora i reparti
confino, proprio come nella Fiat degli anni cinquanta, quella di
Vittorio Valletta. Sono i reparti in cui vengono relegati, spesso
dopo essere stati demansionati, i dipendenti ritenuti
“facinorosi”, “ingovernabili”, “ingestibili”. Hanno la
forma di palazzine non ristrutturate, o di spogli magazzini, o di
uffici fino ad allora disadorni e che tali rimangono.
|
Sindacato
di Base:
Tutto il sindacato
di base, ma non solo, parteciperà Sabato 8 novembre
all'Assemblea Pubblica Nazionale che si terrà a Firenze organizzata
dal “ NO Austerity Coordinamento” . Gli obbiettivi di
questa assemblea sono: DIRITTO AL LAVORO E DIRITTI DEI LAVORATORI.
NO AL PRECARIATO COME MODELLO SOCIALE. DIFENDIAMO IL DIRITTO DI
SCIOPERO E DISSENSO. IL DIRITTO ALLA RAPPRESENTANZA. LA LIBERTA' DI
ESPRESSIONE COME BENE COMUNE. Abbiamo aderito come ALP/Cub e
speriamo che qualcuno possa andare. Chi fosse interessato ci
contatti. |

l'emendamento

vedi
pdf
Italia


il
debito- libro Paolo Ferrero-
presentazione- audio
dibattito
- audio
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/08/19/quattro-anni-sprecati25.html?ref=search
clicca

https://www.dropbox.com/sh/iekoloas4qlo2tt/AAB2X_AXgE2_YvGu4PoeeUtQa/005%20LAVORO?dl=0
http://www.la7.it/speciali-mentana/rivedila7/guerra-del-lavoro-faccia-a-faccia-landini-ichino-19-09-2014-136956
vai a news locali
intervista
speciale a
Giampiero dei Clash City Workers su
DOVE SONO I NOSTRI del collettivo Clash City Workers,
la casa USHER, 2014 ............audio1
........ audio2
Cgil, Cisl e Uil e Confindustria hanno varato il
regolamento attuativo sulla rappresentanza e la democrazia sindacale.
Diventa così operativo l'accordo
del 31 maggio scorso, ritenuto “storico”, che ha fissato,
per la prima volta nella relazioni sindacali, criteri unitari con cui
misurare la rappresentanza sindacale, la validità e l'esigibilità dei
contratti nazionali. L'intesa è stata siglata dal presidente di
Confindustria Squinzi e dai tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil,
Camusso, Bonanni e Angeletti.
registrazioni
www.alpcub.com/assemblea_12giu2014.mp3
www.alpcub.com/assemblea_12giu2014_b.mp3
eco_del_chisone_18_giugno_2014.htm
:

ALP NON LASCIA LE
FABBRICHE. Diversamente da come titola l'Eco del Chisone, non abbiamo
nessuna intenzione di lasciare i luoghi di lavoro, semplicemente non
firmeremo degli accordi che limitano il diritto di sciopero e quindi non
saremo accettati alle elezioni delle RSU. Ma questo è già successo
dal 1995 al 2000 e non per questo abbiamo fatto dei passi indietro anzi.
Nel 1999 in piena crisi Beloit, ALP non era ammessa nemmeno agli incontri
in Comune!! Un Comune di "sinistra", deputati e senatori di
"sinistra" con cgilcisluil, hanno tentato in tutti i modi di
escluderci. I lavoratori hanno però costituito un "comitato"
nel quale ALP era ben rappresentata per fare le trattative sia in azienda
che all'esterno. Quando ALP propose lo sciopero generale a Pinerolo,
l'unico che sostenne tale proposta fu il Vescovo... poi la pressione dei
lavoratori fu importante e lo sciopero si fece il 17 dicembre 1999. Ci fu
una grande partecipazione di lavoratrici e lavoratori di tutte le
fabbriche, tantissimi studenti e molta popolazione. Dunque non saremo
fuori dalle fabbriche fino a quando una sola lavoratrice o un solo
lavoratore ci chiederanno di esserci.


http://www.sindacalmente.org/content/rompere-la-bolla-dodio-e-di-violenza-aserafino-gaza-si-deve

Va avanti la raccolta dei medicinali.
La Farmacia S.Lazzaro molto impegnata nella raccolta ha messo sul bancone la nostra
lettera.
Altri compreranno dai supermercati garze,bende ecc.
La scadenza è per Giovedì 31 luglio alle ore 17.
Claudia e Dario porteranno tutto il raccolto a Torino presso il Gabrio.
Restiamo umani con la Palestina nel cuore
materiale
distribuito al presidio 8 agosto pdf

Bianca
Guidetti Serra
La sua scomparsa avviene nella discrezione con cui aveva condotto
l’intera esistenza: si può dire senza enfasi che fu una grande
persona che rifuggì dai palcoscenici, e che concepì la militanza
partigiana, l'avvocatura, l'attività politica e quella intellettuale
come autentico servizio alla collettività, a cominciare da coloro che
hanno minori possibilità, ma maggiori bisogni.
by
dante
Vittorio
Rieser
E' morto all'età di 75
annii Vittorio Rieser,
studioso del Movimento Operaio, esponente
di
spicco del Movimento Studentesco e della contestazione degli anni 60-70,
poi ricercatore dell’Ires Cgil.
Lo
saluteremo sabato 24 maggio
ORE 12:10 TEMPIO CREMATORIO CIMITERO MONUMENTALE CORSO NOVARA TORINO

vai a le
prime pagine di alpcub nel 2013
TURCHIA:sono oltre 400 minatori uccisi.
Diecimila
persone in piazza nella cittadina teatro della sciagura in cui
hanno perso la vita almeno 400 minatori. Le forze dell’ordine
usano lacrimogeni, idranti e proiettili di gomma
La strage avvenuta nella miniera
di carbone di Soma (nella Turchia occidentale, a
circa 450 km da Istanbul) è la più grave nella storia del Paese.
Sono continuate le
proteste e gli scontri tra polizia e manifestanti.
Sebbene nelle maggiori città della Turchia siano ormai parte
della vita quotidiana, da qualche tempo scontri e proteste non
raggiungevano questa intensità.
Qual è però la responsabilità del
governo in questa vicenda? Sono due i profili da considerare: la possibilità
di evitare l’incidente e, una volta verificatosi,
la possibilità di gestire la situazione in maniera
migliore.
Per quanto riguarda il primo punto,
bisogna innanzitutto tenere a mente che il governo di Ankara negli
ultimi anni ha investito pesantemente nel carbone,
come parte di una strategia per rendersi meno dipendente dalle
importazioni di gas e petrolio provenienti da Iran e Azerbaijan.
Oggi, circa il 40% della produzione di elettricità in Turchia
deriva dal carbone (in linea con la media mondiale, un po’
superiore alla media UE che si attesta al 33%).
Il punto è che, secondo molti, il boom
industriale ha reso sempre più precari i diritti e
la sicurezza degli operai. In particolare molti insinuano
che, da quando la miniera è stata privatizzata nel 2005, il
passaggio dal settore pubblico al settore privato – ci sono
state anche accuse di legami non molto trasparenti tra politica e businessmen –
abbia portato a sacrificare ancora di più la sicurezza a favore
del profitto.
Secondo le statistiche della Worker
Health and Safety Assembly, i morti sul lavoro in Turchia
sono stati 1235 nel 2013 e 396 nei primi quattro mesi del 2014.
Inoltre, una delle accuse principali rivolte al governo riguarda
l’aver rigettato, solo venti giorni prima dell’incidente, una
mozione parlamentare presentata sei mesi prima dall’opposizione
(CHP), volta a chiedere l’apertura di un’inchiesta sui
frequenti incidenti nelle cave.
Per quanto riguarda invece il modo in
cui la tragedia è stata gestita, sono stati tre i
principali oggetti di critica.
Primo, l’iniziale confusione
sul numero delle persone intrappolate nella miniera
e in generale la scarsa e non trasparente copertura
mediatica all’interno del Paese. Secondo, le dichiarazioni
di Erdoğan, che sono sembrate prive di empatia e
volte a sostenere più o meno che “sono cose che capitano”. In
particolare, è stato trovato un po’ inopportuno il paragone
proposto con incidenti verificatasi in Inghilterra e in Francia più
di un secolo fa. Terzo, una volta avviate le prime manifestazioni,
la consueta brutale repressione da parte delle forze di polizia.
Si sta inoltre parlando molto delle immagini che mostrano
chiaramente Yusuf Yerkel, uno dei più
stretti consiglieri di Erdoğan, prendere a calci un
manifestante che si trova già a terra.
Erdogan è l’assassino capo del
governo dei padroni turchi che i padroni occidentali corteggiano
per l’Europa
pdf minatori Turchia-
manifesto
La rabbia
dei lavoratori,
le botte
del governo
http://www.radioarticolo1.it/audio/2014/07/28/21242/daltrocanto-il-lavoro-e-musica-e-parole-il-lavoro-in-musica-e-parole-baguala-del-minero
|
numero degli operai in Italia e i relativi settori di
appartenenza, a partire dagli anni 2003 / 2012 compresi.
(
I dati comprendono: operai, apprendisti, lavoratori a domicilio ).

made in Italy-
sbilanciamoci - 9 maggio 2014 pdf

May day a
Milano - video
1 maggio
2014 - Villar Perosa audio
clicca sulla foto per vedere il servizio
PRIMO MAGGIO.
Sono già passati 2 anni da quando con le operaie della New
Cocot decidemmo di occupare la Comunità Montana come ultimo atto
prima che tutto passasse sotto silenzio. Abbiamo poi mantenuto
vivo il "Presidio di Valle". A due anni di distanza ci
rendiamo conto che quando viene chiusa una fabbrica importante
come la Manifattura, poi New Cocot, non sparisce solo il lavoro ma
anche un importante pezzo di vita sindacale, sociale, storie di
persone svanite, finite. Nessuno sembra ormai farci caso; perdiamo
pezzi di storia, di persone e ci facciamo l'abitudine. Ricordiamo
almeno noi che un po' ci siamo spesi cosa è successo e
organizziamoci affinché non si ripeta da altre parti....
PRIMO
MAGGIO:
Appuntamento come è ormai tradizione a Villar Perosa alle ore
10,30. Finita la manifestazione ci troviamo a Stranamore per un
pranzo autogestito.
Vuol dire che ognuno porta qualcosa e si fa festa tutti assieme.
volantino
alp
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25 aprile
2014 a None audio
Ancora una volta, nel
settantesimo anniversario di un anno - il 1944 - molto duro per
l'Italia, per il Piemonte ma anche per None, l'Anpi di None ha
voluto proporre un momento di riflessione che alterna letture e
canzoni.
Per quanto
riguarda le letture, abbiamo attinto a piene mani dal libro di
Alberto Cavaglion "La
Resistenza spiegata a mia figlia"
che, qualcuno lo ricorderà, ci ha impegnati qualche mese fa in
una dibattutissima serata su fascismo, nazismo e Resistenza.
Vogliamo riflettere sulla
Resistenza vera, quella che ha cambiato in meglio l'Italia dei
primi anni Quaranta ma che è stata opera di una minoranza di
uomini "normali" che hanno fatto quanto hanno saputo e
potuto, talvolta sbagliando clamorosamente ma restando comunque,
in ultima analisi, dalla parte "giusta".
Roberto Cerchio
Presidente della sezione Anpi “Michele Ghio” di None
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armi pdf
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prove di Job act
vedi pdf
http://www.repubblica.it/politica/2014/03/12/foto/renzi_i_cartelli_della_conferenza_stampa-80851796/1/?ref=HREA-1#2
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ELEZIONI
EUROPEE

LA GERMANIA
FA CONCORRENZA COI BASSI SALARI -PDF

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due o tre cose
che so sull'Ucraina-Limes-pdf
Giulietto Chiesa su Ucraina-video- http://www.youtube.com/watch?v=8QZknQnCVF8
http://blog.ilgiornale.it/foa/2014/03/04/ucraina-il-segreto-che-nessuno-spiega-e-che-dovreste-sapere/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/04/ucraina-in-attesa-del-premio-nobel-per-la-pace-a-gene-sharp/900490/
Grecia-Barbara
Spinelli pdf
PARIGI - Il
secondo turno delle municipali francesi si conferma una disfatta
per i socialisti, che vedono diversi bastioni della sinistra
passare a destra e si consolano con la conferma di Parigi, dove
la socialista Anne Hidalgo diventa la prima donna alla guida
della capitale battendo la sfidante dell'Ump, Natalie
Kosciusko-Morizet, con il 54,5% dei voti. "Il primo partito
in Francia è l'Ump" ha esultato il leader conservatore,
Jean-Francois Copè, forte del suo 45,91% a livello nazionale,
contro il 40,57% dei socialisti e il 6,84% del Front National.
Le elezioni di oggi erano considerate un referendum sul
presidente François Hollande, dopo i primi due anni di
permanenza all'Eliseo. E la portata della sconfitta della
sinistra è riassunta dalle cifre fornite dal ministro
dell'Interno Manuel Valls: dopo aver strappato alla destra 90
municipi nel 2008, ne perde ora 155 tra i più grandi (oltre
9.000 abitanti). "Dieci città di oltre 100.000 abitanti
passano da sinistra a destra - ha precisato Valls - così come
40 comuni fra i 30.000 e i 100.000 abitanti" e 105
"fra i 9.000 e i 30.000 abitanti".
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Ecco
chi sono i padroni del mondo
Secondo l'economista Glattfelder, "meno
dell'1% delle multinazionali guida il 40% del totale". L'un
per cento di queste multinazionali sono per la maggior parte banche.
"Affermare che le banche governano il mondo e che, tra loro, vi sono
accordi non scritti che influenzano le vite delle Nazioni è forse
un'affermazione un po' forte, ma certo è molto plausibile. Chi le
controlla? I loro nominati sono a capo dei governi?". Quindi, ecco
l'elenco delle prime 30 multinazionali della piramide.
1. Barclays
2. Capital Group Companies Inc
3. Fmr Corportation
4. Axa
5. State Street Corporation
6. Jp Morgan Chase & co.
7. Legal & General Group Plc
8. Vanguard Group Inv
9. Ubs Ag
10. Merrill Lynch
11. Wellington Management Co Llp
12. Deutsche Bank Ag
13. Franklin Resources Inc
14. Credit Suisse Group
15. Walton Enterprise Llc
16. Bank of New York Mellon Corp
17. Natixis
18. Goldman Saxhs Group Inc
19. T. Rowe Price Group Inc
20. Legg Mason Inc
21. Morgan Stanley
22. Mitsubishi Ufj Financial Group
23. Northern Trust Corporation
24. Société Générale
25. Bank of America Corporation
26. Lloyds TSB Group Plc
27. Invesco Plc
28. Allianz Se
29. Tiaa
30. Old Mutual Public Limited Company
“
Potrebbe interessarti: http://www.today.it/rassegna/i-padroni-del-mondo.html
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Questa è la società dei padroni, che
produce riproduce se stessa.
Dicono
che Renzi abbia tenuto un "discorso programmatico". Lo dicono,
ma nessuno sa dire cos'abbia detto. Neppure quelli che al Senato
c'erano. Dunque:
sotto il vestito niente.
Stupore? No, dopo il discorsetto del siluramento di Letta tenuto al
cospetto della direzione piddina niente può più stupire.
La sensazione è quella di una banda assetata di potere, che giunta al
traguardo ancor prima del previsto adesso non sa bene cosa fare. Se
questa è l'ultima carta del regime oligarchico che incatena l'Italia
alla gabbia europea, allora questo regime è veramente alla frutta.
http://www.sinistrainrete.info/politica-italiana/3463-leonardo-mazzei-renzi-sotto-il-vestito-niente.html
www.alpcub.com/2515_07_2012_Strumia_Le_banche_e_la_crisi.pdf
ci cuociono a fuoco lento...
perchè la gente
non si ribella?"/Badiale e commenti
Dopo tante analisi
sociopoliticoeconomiche, possiamo dire di aver capito, almeno in linea
general, cosa “lorsignori” stanno facendo, e perché. Ma la
possibilità di una politica di contrasto ai ceti dominanti è appesa a
questa domanda: perché la gente non si ribella?
> l'autore adotta un approccio al problema che
condivido molto è un antidoto al populismo intendendo per populismo la
divisione semplice della storia in buoni e cattivi, e capri espiatori.
meriterebbe fare un manifesto con quel titolo e poi una riunione in cui
ciascuno parli di sè e non della gggente che non so bene che cosa sia.
ciao mario
http://buenobuonogood.com/2010/11/05/berlusconi-fa-male-all-italia-liberta-informazione-siamo-al-49-posto/
virus letale

scheda
sui pensionati.
I pensionati italiani sono in totale 16.699.617.
Sono 800.585 i pensionati che prendono un assegno
lordo fino a 249 euro;
2.029.894 i pensionati da 250 a 499 euro lordi;
3.183.904 i pensionati da 500 a 749 euro lordi;
1.956.239 i pensionati da 750 a 999 euro
lordi;
2.246.613 i pensionati da 1.000 a 1.249 euro lordi;
1.716.629 i pensionati da 1.250 a 1.499 euro lordi;
1.339.232 i pensionati da 1.500 a 1.749
euro lordi;
980.054 i pensionati da 1.750 a 1.999 euro lordi;
731.046 i pensionati da 2.000 a 2.249 euro
lordi;
482.617 i pensionati da 2.250 a 2.499 euro lordi;
533.068 i pensionati da 2.500 a 2999 euro lordi;
669.736 i pensionati oltre i 3.000 euro
lordi;
dei quali 33.000 sono quelli oltre 90.000 euro annui
Dei pensionati che prendono più di 3.000 euro lordi al
mese,
212.566 sono residenti nel Nord-Ovest dell’Italia;
122.728 nel Nord-Est;
178.907 nel Centro;
96.912 nel Sud e nelle Isole;
2.753 all’Estero.
manifesto 27mar2014
http://www.iltuosalario.it/main/stipendio/stipendi-medi-per-settore

Giorno
della memoria
lettera dal '68 https://www.youtube.com/watch?v=0K5H8YRO8Hk
 
http://www.imolaoggi.it/2013/03/15/con-monti-litalia-ha-versato-al-MES-40-miliardi-per-favorire-la-germania/
http://www.youtube.com/watch?v=GtMPOCdS0aI#t=3973
Alberto Bagnai sull'euro

http://www.ondarossa.info//trx/corrispondenze-operaie

La
sorpresa di Whirlpool : chiude la fabbrica in Svezia e si
sposta nel varesotto
http://www.repubblica.it/argomenti/Electrolux
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-6f707cf9-fd90-41a2-8523-f111f94c2d13.html
il caso Electrolux, la piccola Fiat del nord-est
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-2250ff55-2d91-4601-8694-61c420d0ef48.html
Electrolux:proposta indecente?
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-daaecbb3-e32e-4c4a-a825-a396042cb534.html
lavorare nuovo, lavorare meno
http://www.radio3.rai.it/dl/radio3/programmi/puntata/ContentItem-1928b6ca-6790-479b-aac7-b6f614a51a1c.html
quale lavoro
fabbrica occupata
lotta alla GRANAROLO

http://video.repubblica.it/dossier/fischia-il-vento/fischia-il-vento-il-lavoro-usa-e-getta-la-puntata-da-rivedere-online/159784/158275
cosa dice ALPCUB
E' mancato Giorgio Gardiol, uno tra i pochissimi politici
che ha avuto grande rispetto per la nostra organizzazione. Lo ricordiamo
sempre presente alla nostra assemblea generale, tranne all'ultima perchè
già molto sofferente. Quando era parlamentare ha invitato l'ALP presso la
Commissione Lavoro della Camera per la legge sulla rappresentanza, sulla
quale stava lavorando. In una assemblea dei parlamentari Valdesi tenutasi
presso il Tempio di Torre, aveva invitato e dato la parola alle operaie
della Filseta in lotta contro la chiusura della fabbrica.


Squadrismo
Fabio Zerbini è un attivista del Si cobas
impegnato nelle lotte della logistica. I delegati e gli attivisti
impegnati nelle lotte della Logistica e nelle cooperative sono oggetto da
tempo di minacce, aggressioni, intimidazioni miranti a isolare i
lavoratori e i delegati più impegnati sindacalmente e socialmente.
Fabio
è stato aggredito e pestato a sangue, la imboscata in perfetto stile
mafioso e squadrista dimostra ancora una volta il connubio tra
malavita organizzata e padroni di aziende e cooperative della logistica.
Gli
appetiti malavitosi non hanno confine alcuno, si allungano come una piovra
sul mondo cooperativo e sulle aziende per impossessarsi delle quote
azionarie. Ma sulla loro strada hanno incontrato la tenace resistenza di
lavoratori e delegati di base che hanno a cuore solo la difesa degli
interessi dei dannati della terra, dei lavoratori sfruttati nelle
cooperative, indisponibili ad accettare compromessi sulla pelle di
lavoratori sfruttati e ricattati con il permesso di soggiorno, con la
minaccia di non corrispondere lo stipendio
L'aggressione
vigliacca a Fabio non arretrerà le lotte operaie
http://www.sindacalmente.org/content/colpo-grosso-detroit-fiat-scala-chrysler-capodanno-2014
Nasce "Fiat Chrysler Automobiles": sede in Olanda, fisco in
Gran Bretagna - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/conti-fiat-no-dividendo-conti-2013-chrysler-901af540-a59b-4528-b3cd-a016208d2cf0.html#sthash.TMdXGYmu.dpuf
E' ufficiale. Si chiamerà Fiat Chrysler Automobiles (Fca) il nuovo
gruppo nato dall'unione della casa torinese e di quella di Detroit. Avrà
la sede fiscale in Gran Bretagna. "Questa scelta - ha afferma la
società - non avrà effetti sull'imposizione fiscale cui
continueranno ad essere soggette le società del Gruppo nei vari
Paesi in cui svolgeranno le loro attività". Nasce così la
nuova holding, il cui nome sarà Fiat Chrysler Automobiles, che sarà
una società di diritto olandese. Lo ha comunicato in una nota la
Fiat dopo la riunione del Cda, che ha così ufficializzato le
indiscrezioni. Le azioni ordinarie saranno quotate a New York e a Milano
entro la fine dell'anno. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/conti-fiat-no-dividendo-conti-2013-chrysler-901af540-a59b-4528-b3cd-a016208d2cf0.html#sthash.TMdXGYmu.dpuf

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/conti-fiat-no-dividendo-conti-2013-chrysler-901af540-a59b-4528-b3cd-a016208d2cf0.html
manifesto
30gen2014
eco feb 2014
essere
partigiani vuol dire scegliere da che parte stare
video

Filo rosso
trasmissione su un secolo di lotte operaie e sociali nel mondo
Su Radio Beckwith (rbe.it) sono pubblicati l'audio e i testi delle
trasmissioni settimanali
(in radio mercoledì ore 10.10 e sabato ore 8.05 ).
La trasmissione è curata da Piero Baral
www.rbe.it/filorosso
Il
filo rosso dei materiali raccolti in questa trasmissione è il dipanarsi
della crescita e del ripiegarsi della lotta e
dell’organizzazione operaia e sociale.
Il capitalismo
era già entrato nella sua fase agonica agli inizi del Novecento e
oggi vediamo come si trovi di fronte a un ostacolo storico non
previsto dagli economisti: il problema ambientale e
dell’esaurirsi delle risorse.
La classe
operaia che per alcuni periodi, almeno nella sua parte più alta ,
ha goduto di una parte cospicua dei beni prodotti deve scegliere
se rimpiangere quel periodo o utilizzare questo momento per
emanciparsi finalmente dalla subalternità all’ideologia delle
classi dominanti alle prese con una crisi economica più profonda
che nel 1929..
Salario è
anche la qualità della vita attuale e futura: questo va
rivendicato a un capitale che ricorre a ogni mezzo a livello
globale per prolungare la sua vita, ma non ha armi di riserva che
quella di scatenare una nuova guerra mondiale per distruggere
forza lavoro in esubero , produzione, territori.
Socialismo
o barbarie!
“In the long run, we’re all dead.”
John M. Keynes
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news
locali e varie

eco del chisone 10 luglio2013
inoltre Annovati di Frossasco e ora anche quella di
Luserna San Giovanni, problemi alla PMT
convegno
fim marzo 2014 |
"La crisi
economica che si sta vivendo sembra anticipare nel tessuto economico
locale mutamenti importanti nelle strutture
funzionali e in particolate nelle attività di base che riguardano sia il
tipo di prodotto sia l'organizzazione del
processo produttivo e quindi la "qualità" e la
"quantità" del lavoro impiegato, con conseguenze
importanti sul piano del sistema dei saperi e quindi della formazione del
"capitale umano". In queste
situazioni il cammino evolutivo di molte aree e tra queste e da includere
anche il Pinerolese, attraversa una fase di
indeterminatezza. Se queste aree sapranno qualificare e potenziare il
proprio tessuto produttivo e soprattutto
metteranno in campo strategie in grado di sviluppare al proprio interno
qualche nuova "attività motrice",
entreranno in un nuova fase di sviluppo. Forse stiamo assistendo, per
certi versi, a una sorta di
"metamorfosi" del sistema economico locale che a lungo termine,
superata la crisi, potrebbe generare delle
nuove opportunità di sviluppo economico ed occupazionale, a patto che i
sistemi locali siano pronti a tutti i
livelli a coglierle." vedi:
eco giugno 2014
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ambiente il cerchio da chiudere
Lasciato
libero a se stesso il
capitale e la finanza portano la specie umana verso la distruzione
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https://www.youtube.com/watch?v=lv2Q88A79vI
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Come
& Dove: volantinaggio di protesta davanti ai cancelli della
Skf di Airasca
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www.libera.it
mafia
in Piemonte
La 'ndrangheta risulta essere il gruppo più pervasivo e radicato sul
territorio, seguita dalle famiglie siciliane. Ma il report ha evidenziato
anche la presenza di numerose comunità criminali di origine straniera,
sebbene la loro attività sembrerebbe essere confinata
all'interno della delinquenza comune
www.liberapinerolo.blogspot.com
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Anziani
http://www1.auser.it/IT/HomePage
http://www.pensierinpiazza.it/
UNIVERSITA' DELLA TERZA ETA' http://www.uni3pinerolo.it/
Tel.339-1048600
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ASL TO3
articoli eco del chisone
ottobre 2014 'clima di terrore'
tagli ospedale Agnelli nov 2014
manifestazione
ottobre 2015
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New CO.Cot
breve video ultimi fatti
http://www.alpcub.com/Agliodo_Wesen_spezzone.mp3
audio sui tessili 80-90
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Brevi val
Chisone
audio da rbe.it
con Piero Baral
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NN-Euroball
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CSEA
CSEA
, quattro inchieste dopo il silenzio di Beppe Minello su La Stampa
del 27 settembre
http://rassegnastampa.comune.torino.it/rassegna/rassegna.asp
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PMT-BELOIT
audio rbe
http://rbe.it/filorosso/2014/03/13/puntata-del-13-marzo-2014-beloit-pmt/
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Indesit
http://rbe.it/filorosso/2014/02/27/puntata-del-26-febbraio-2014/
audio
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Manifestazione
Tekfor a Villar Perosa e news
rinnovo rsu Tekfor
dossier
omvp-tekfor
www.alpcub.com/2014-03-25-Podcast_tekfor.mp3
audio |
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Annovati
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C&P-Raspini |
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Streglio
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Sachs-ZF
e Stabilus |
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Ospedali
ex valdesi
http://www.alpcub.com/sanita_piemonte.pdf
Sanità
Piemonte/Artesio di
cosa si occupa l'asl:
la
salute viene camminando -pdf
http://valterbruno.blogspot.it/2012/08/sanita-efficienza-e-meritocrazia.html
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varie aziende
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memoria
Ricordare
la lotta di Melfi 2004
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coop. il sorriso |
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Left -fiat
pdf Fiat
- pdf

http://www.mirafiori-accordielotte.org/
materiali contenuti in questo sito raccontano lo
scontro, sindacale e politico, all’interno di una grande fabbrica,
la
Fiat Mirafiori, a Torino, le cui vicende hanno inciso profondamente sulla
storia del nostro paese
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iMec_13_2013.pdf
iMec_1_2014-web.pdf
FCA eco
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documentazione
Raccolta 260
articoli ECOMESE sulle aziende del pinerolese -pdf dal 1989
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Turk |
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SKF
Sciopero
nazionale generale 19 nov1969
skf
in breve |
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McDonald's |
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GRANAROLO |
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Alitalia
http://www.radioarticolo1.it/jackets/cerca.cfm?str=alitalia&contenuto=audio
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Che cos'è ALP
ALP come dice lo statuto è
un’organizzazione sindacale, culturale e di mutuo soccorso, che si
prefigge il miglioramento delle condizioni di vita e lavoro dei
lavoratori, la ricerca degli elementi fondamentali per la costruzione di
un sindacato che sia effettivamente dei lavoratori, unitario,
intercategoriale e nazionale.
ALP si ispira a valori di giustizia,
solidarietà. uguaglianza nel riconoscimento e valorizzazione delle
specificità. ALP trae ispirazione da una visione classista della società
e fonda la sua azione con la contrattazione a tutti i livelli e con
l’uso del conflitto come mezzo di regolazione democratica degli
interessi diversi presenti nella nostra società. Con ALP vogliamo quindi
fare un’esperienza non subalterna al Governo e al Padronato e praticare
modelli organizzativi meno burocratici.
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1 MAGGIO 2012
- PDF ALPCUB -
OCCUPAZIONE
e presidio COMUNITA' MONTANA PEROSA
manifestazione
di valle 16 dicembre 2012 Villar Perosa


disagio pdf

Andare a mangiare alle mense Caritas e ritirare pacchi alimentari sono
pratiche in aumento, in Italia, dove negli ultimi due anni sono cresciuti del 33% i
nuovi poveri: pensionati, disoccupati recenti, famiglie con figli piccoli che fanno
ricorso agli aiuti alimentari per gli indigenti. Sono 3,7 milioni di persone nel
2012, erano 2,7 milioni nel 2010
In generale, dall'inizio della crisi "sono spariti 48 chili di frutta e verdura
dal carrello delle famiglie italiane, che nell'ultimo anno hanno acquistato
in media 331 chilogrammi di frutta e verdura per un totale di appena 8 milioni di tonnellate".
http://video.repubblica.it/dossier/repubblica-idee-bologna/perche-quella-di-classe-e-una-lotta-continua/109283/107668
OBAMA:
http://www.operaicontro.it/index.php?id=5f0ea1780a
http://www.rainews24.rai.it/it/canale-tv.php?id=30329
...............................
FIOM_Democrazia_al_lavoro.pdf
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